Magistrati

II Sezione Civile e Agraria - Criteri di assegnazione:

ASSEGNAZIONI DEI PRESIDENTI ALLE SEZIONI

La disponibilità di soli 6 presidenti di sezione, costringe a lasciarne sguarnite 3 sezioni: la terza civile, l’ufficio dei GIP/GUP e la sezione del tribunale della libertà, coordinate dai rispettivi giudici anziani.
Non sembra si possa dubitare dell’opportunità che i presidenti siano assegnati: a) nel settore civile, alla sezione commerciale ed alla Sezione Prima, che, per gli affari ad esse assegnati, funzionano anche collegialmente; b) nel settore penale e per le stesse ragioni, alle due sezioni dibattimentali, data anche l’entità del lavoro organizzativo, da queste richiesto (da 60 a 70 ciascuna le udienze mensili).
Resterà, invece, da valutare, anche dopo aver sentito i nuovi presidenti qui assegnati, se sia opportuno mantenere l’assegnazione di un presidente alla Sezione Seconda, che, trattando soltanto processi di rito monocratico, non può impiegare il suo presidente nella direzione del collegio; ciò a differenza della Sezione Terza, che decide collegialmente nella materia della famiglia. Ma a ciò si potrà eventualmente provvedere con una variazione conseguente ad un concorso interno


CRITERI OBBIETTIVI E PREDETERMINATI PER L’ASSEGNAZIONE DEGLI AFFARI ALLE SINGOLE SEZIONI, AI SINGOLI COLLEGI E AI GIUDICI

Il presidente ed i presidenti di sezione

Il presidente del Tribunale eserciterà direttamente tutte le attività di direzione dell’Ufficio, riservategli dall’art. 47 Ord. Giud., come modificato dall’art. 12 DLgs. n. 51/’98, in ciò coadiuvato dai presidenti di sezione.
In dette attività sarà sostituito, in caso di mancanza o impedimento, dal presidente della Seconda Sezione Civile, dott. Bitonte, in qualità di presidente vicario. Il dott. Orlandini, che ha finora svolto ottimamente detto incarico, è stato, infatti, trasferito alla Corte d’Appello di Brescia e sta per prendere possesso del nuovo incarico. Il dott. Bitonte, attualmente il più anziano dei 2 presidenti di sezione rimasti al Tribunale, costituisce una sicura garanzia di presenza ed equilibrio.
Il presidente del Tribunale svolgerà, inoltre, gli incarichi giurisdizionali di competenza della sua funzione, nonché quelli elencati in dettaglio, unitamente ad alcune specifiche deleghe, nella nota sulla distribuzione degli affari (v. la presidenza dei vari collegi, ivi indicati, l’attribuzione di una parte dei procedimenti camerali, etc.).; in questi ultimi sarà sostituito, in caso di assenza o impedimento, dal presidente vicario e, in assenza di questo, dagli altri presidenti di sezione, secondo l’ordine di anzianità.
Promuoverà, insieme al dirigente amministrativo, incontri semestrali con le rappresentanze della locale Avvocatura, valutando l’opportunità di separare le tematiche civili da quelle penali, nonché le rispettive rappresentanze. A queste riunioni, dirette a valutare le esigenze organizzative dell’utenza qualificata, nonché ad ascoltarne le segnalazioni e le richieste, dovranno intervenire i presidenti o i coordinatori delle sezioni civili o penali, accompagnati dai responsabili delle rispettive Cancellerie.
Ai presidenti di Sezione continuano a spettare, oltre al lavoro giudiziario loro proprio, i compiti di direzione e coordinamento, loro riservati dall’art. 47 quater del DLgs n. 51/’98; dovranno, in particolare, promuovere l’uniformità giurisprudenziale della Sezione, organizzando incontri quantomeno bimestrali con i loro giudici (il presidente della Prima Sezione ed il coordinatore della Terza anche con i giudici delle Sezioni Distaccate, alternativamente) su materie scelte in ragione della concreta esigenza di aggiornamenti dottrinari e giurisprudenziali; della riunione sarà redatto verbale da inviarsi alla Presidenza del Tribunale che ne curerà la trasmissione al CSM; dovranno vigilare sull’andamento del lavoro della Sezione, con riguardo sia all’andamento dei flussi di lavoro, per la più razionale ed equa distribuzione dei carichi, sia al tempestivo deposito dei provvedimenti, sia alle ferie dei giudici, che potranno essere autorizzate previa verifica che non vi siano udienze scoperte, salva la possibilità di utili supplenze; ma dovranno anche coordinare l’attività delle varie Cancellerie alle quali il lavoro della loro Sezione fa capo, organizzando, tra l’altro, la raccolta dei dati statistici; di tutto ciò dovranno tenere informata questa presidenza, collaborando all’adozione dei necessari provvedimenti ed alla formulazione dei progetti migliorativi del servizio.

b)
Incarichi delegati ai presidenti di sezione ed ai giudici delle sezioni distaccate
Ai presidenti delle Sezioni, nell’ambito dei loro compiti di collaborazione con il presidente nell’attività di direzione dell’Ufficio, restano delegati o assegnati i seguenti compiti:
*ai giudici Geraci per il settore civile e Benini per il settore penale l’incarico di organizzare semestralmente la raccolta dei dati statistici, con l’ausilio del personale amministrativo responsabile in materia, nonché con l’assistenza sistemistica;

Le cause, che non rientrassero nelle materie di competenza della Sezione, saranno assegnate a tutti i giudici delle tre sezioni civili.
Le opposizioni a decreto ingiuntivo, che riguardano la materia delle obbligazioni e dei contratti, con esclusione di quelle da trattare con il rito speciale del lavoro e delle locazioni, continueranno ad essere distribuite, fino al prossimo monitoraggio, tra le tre Sezioni civili, secondo il numero di iscrizione a R.G. e in ragione di 2 alla Prima, delle successive 3 alla Seconda e delle successive 3 alla Terza.
Con la ripartizione per materie, adottata già nell’autunno del 2004, dopo analisi e valutazioni che hanno coinvolto i presidenti ed i giudici delle sezioni, si è inteso ottenere non soltanto una specializzazione per materia dei magistrati, ma anche un’equa ripartizione dei carichi. Trattasi, peraltro, di effetti, che hanno richiesto e continuano a richiedere un attento monitoraggio almeno trimestrale da parte dei presidenti delle Sezioni per poter provvedere, ove occorra, ad un miglior bilanciamento delle assegnazioni.
Nell’assegnazione delle cause i presidenti delle sezioni dovranno procedere settimanalmente ad esaminare le cause, che perverranno alle loro Sezioni, per controllare che l’assegnazione risponda alla suddetta ripartizione; poi le faranno raggruppare per udienza e disporre, udienza per udienza, secondo l’ordine numerico progressivo; quindi, le assegneranno, una per ciascuno, a tutti i magistrati della sezione, disposti per ordine di anzianità.
Quanto, invece, alle (pochissime) cause non riconducibili ai codici delle materie specialistiche, il presidente del Tribunale procederà alla loro assegnazione a tutti i giudici delle tre sezioni civili, utilizzando il criterio della progressione numerica delle cause e quello dell’anzianità dei giudici.
Al termine di ciascun semestre i dati numerici delle controversie saranno valutati al fine di procedere agli aggiustamenti necessari per un’equa distribuzione del carico su tutti i giudici, tenendo conto anche dell’attribuzione di specifiche competenze, diverse dal contenzioso civile; ciò, ovviamente, dovrà costituire oggetto di variazione tabellare urgente.
I procedimenti in camera di consiglio, disciplinati dagli artt. 737 e seguenti c.p.c., saranno assegnati dal presidente alle tre sezioni civili, in ragione delle materie da queste trattate; quanto, invece, a quelle non riconducibili ai suddetti codici, il presidente del Tribunale le assegnerà a tutti i giudici delle tre sezioni civili, utilizzando il criterio della progressione numerica delle cause e quello dell’anzianità dei giudici.
I presidenti delle sezioni provvederanno con lo stesso criterio a distribuire i procedimenti tra i giudici della sezione.

I GOT

I GOT, destinati al settore civile (le 3 Sezioni Civili, oltre alla Sezione Commerciale), nella sede centrale, sono attualmente in numero di; soltanto il dott. Stranieri, dichiaratosi a ciò disponibile, è coasse